domenica 21 novembre 2010

Drottningholm


STORIA - Il nome Drottningholm apparve verso la fine del 1500 quando il re Johan III fece edificare la prima parte del castello dedicandola alla moglie, la regina Katarina Jagellonika. Questa parte venne completamente distrutta da un incendio il 30 dicembre 1661. All´inizio dello stesso anno il castello era stato acquistato dalla regina madre Hedvig Eleonora.


Dopo il devastante incendio, nel 1662 la regina madre diede l´incarico della ricostruzione all´architetto Nicodemus Tessin il Vecchio.
L´architetto creò una serie di interni che sono annoverati tra i principali del Paese in primo stile barocco, tra cui la Scala monumentale, il Salone Ehrenstrahl e soprattutto la Stanza da Letto della regina Hedvig Eleonora. 
Intorno al castello fu creato anche un raffinato parco barocco alla francese che in gran parte è stato mantenuto intatto fino ai nostri giorni. Le sculture del parco sono creazioni di Adrian de Vries, uno dei più importanti scultori del rinascimento nordeuropeo.
Alla morte di Tessin il Vecchio nel 1682 venne assegnato al figlio, Nicodemus Tessin il Giovane, l´incarico di completare la grande costruzione del castello. A questo periodo appartiene la galleria di Karl XI.


UN CASTELLO PER LE REGINE - Drottningholm significa letteralmente isola della regina, non è un caso, la storia di questa residenza è indissolubilmente legata ad alcune regine. Nel XVI secolo qui fu edificato un castello di pietra per la regina Caterina Jagellone, nel 1661 esso fu acquistato da Hedvig Eleonora un anno dopo aver cessato di essere regina di Svezia. Purtroppo un incendio, scoppiato nello stesso anno, lo rase al suolo.


Gli incendi erano frequenti all’epoca, già ho raccontato in precedenza dell’incendio del 1696 che distrusse il Kungsliga Slottet. Al posto del castello fu edificato il palazzo attuale, iniziato da Nicodemus Tessin il Vecchio e continuato dal figlio che portava lo stesso nome Nel 1681 i lavori furono terminati senza che il palazzo fosse totalmente completato.
Nel 1744 l’edificio fu donato a Luisa Ulrica di Prussia, moglie del futuro re Adolfo Federico. A lei si deve la ristrutturazione del palazzo che è arrivato fino ai giorni nostri.
Ella affidò i lavori a Carl Harlerman che realizzò, in stile Luigi XV, gli appartamenti ed aggiunse la biblioteca e la galleria dei ritratti. Luisa Ulrica fece anche ricostruire il teatro, distrutto nel 1762 da un altro incendio.


 Il tempo di Lovisa Ulrika a Drottningholm fu un´epoca d´oro per la cultura. Il castello fu abbellito con interni in raffinato rococò ispirati allo stile francese. Il salottino verde di Lovisa Ulrika ne è uno splendido esempio.
Molti dei più eminenti scienziati del tempo si riunirono al castello di Drottningholm. Vi lavorò anche Carl von Linné rielaborando scientificamente la collezione di scienze naturali. Un monumento splendido di quest´epoca è costituito dalla biblioteca di Lovisa Ulrika. Risale a questo periodo anche la creazione del famoso Teatro.
Nel 1777 lo Stato svedese incamerò Drottningholm e il re Gustav III cominciò a risiedere al castello. Seguendo i modelli inglesi del tempo fu creato il vasto parco naturale romantico che ancora oggi circonda il castello barocco ed il giardino alla francese.

Gustavo III ereditò il castello dalla madre, ma fu obbligato a venderlo alla Stato con tutti i mobili e le collezioni.


IL PADIGLIONE CHINESE - Il Padiglione Cinese rappresenta un rimarchevole idillio nell´imponente parco di Drottningholm. Nel 1753 il re Adolf Fredrik fece una sorpresa alla regina Lovisa Ulrika nel giorno del suo compleanno regalandole un piccolo padiglione in stile cinese, situato nel parco del castello.  Fu un regalo di compleanno molto apprezzato tanto più che in tutta Europa era scoppiata la moda delle cineserie.
Dopo un periodo di abbandono nel 1907 furono eseguiti importanti lavori di restauro, tramite i quali fu portata l’elettricità, il riscaldamento ed altre comodità moderne.
Nel 1981 la famiglia reale scelse Drottningholm come residenza primaria e tutt’ora vi dimora.


Dal 1991 tutta la residenza, comprendente il palazzo, il teatro, il padiglione cinese ed i giardini, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità. Nella determinazione dell’UNESCO si legge che essa “… rappresenta il miglior esempio di residenza reale costruita nel XVIII secolo in Svezia ed è rappresentativa di tutta l’architettura europea di quel periodo, erede delle influenze esercitate dal Castello di Versailles sulla costruzione di residenze reali in Europa occidentale, centrale e settentrionale.”


Il teatro conserva, unico in Europa, tutte le scene ed i macchinari originali ed è tutt’ora in funzione. Anche il padiglione cinese conserva gli arredi originali.




IL PARCO DEL CASTELLO - La parte più vecchia del giardino fu impiantata alla fine del 1600 su iniziativa della regina Hedvig Eleonora, sotto la direzione degli architetti Tessin, padre e figlio. Questa parte viene chiamata il giardino barocco e si trova proprio vicino al castello, delimitata da viali con quattro file di tigli. Gli architetti presero ispirazione e idee dai giardini dei castelli francesi di recente costruzione, dove l´ideale erano forme severe, tagliate e simmetriche. Durante il 1800 il giardino barocco cadde in rovina ma nel 1950, grazie all´iniziativa del re Gustaf VI Adolf, venne avviato il restauro che durò una ventina d´anni.

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