venerdì 19 novembre 2010

Versailles – La reggia del Re Sole



Luigi XIV si paragonava al Sole, l’astro attorno al quale girano i pianeti. E dedicò la sua grande reggia al dio del Sole, Apollo. Da qui governava il paese, ma anche la politica, la moda, la cultura di tutta Europa. Monarca assoluto, di diritto divino, fece di Versailles il suo ‘biglietto da visita’ alla Francia e al mondo. Luigi XIV non pronuncio probabilmente mai il celebre motto che gli viene attribuito, “Lo Stato sono io”, ma certo questo riassume il suo programma di governo. Intorno a questa concezione il Re Sole creò una mistica e un’intera prassi di governo, destinata a durare per un secolo.



IL PERNO DELLA FRANCIA – Nel 1661 Luigi XIV decise di ristrutturare il ritrovo di caccia del padre, non lontano da Parigi. Già sette anni dopo, come testimonia il dipinto di Pierre Patel riportato qui sopra, la reggia di Versailles mostrava al mondo, con orgogliosa magnificenza, il lusso splendente della sua corte. Gli architetti Le Vau e Hardouin-Mansart, insieme al grande giardiniere Le Nòtre, trasformarono il semplice casino per la caccia appartenuto a Luigi XIII in una sontuosa dimora per il figlio.




UN’IMPRESA MONUMENTALE – Il castello  di caccia di Luigi XIII era una piccola costruzione in pietra da taglio e mattoni, con pianta a U, inserita nel paesaggio in maniera casuale. Questo castello venne inglobato in una più vasta costruzione, anche essa a U, che lo circonda su tre lati, prolungandosi alle due estremità. Il lato aperto risulta cosi articolato in due cortili successivi, di larghezza e lunghezza decrescente: la Cour Royale, compresa tra i prolungamenti delle due ali nuove, e la Cour de Marbre, circondata dalla primitiva costruzione. Al centro dell’edificio, con potente simbolismo, è posta la camera da letto del re, perno di tutto il complesso.




IL PALCOSCENICO DELLA MONARCHIA ASSOLUTA – Si chiamava ‘castello’ ma era in realtà un immenso palazzo, dove intorno alla camera del re, si stendevano le sale di rappresentanza della corte, la cappella, i locali per i nobili, le sedi dei ministri e un enorme, vastissimo parco ricco di giochi d’acqua, viali, boschetti, padiglioni. Dal 1682 divenne residenza ufficiale del re di Francia, che vi attirò i nobili, allentandoli dalle province natie. Cosi tolse loro il potere ma concesse in cambio lusso, sfarzo e la splendida vita a corte. Alla morte di Luigi XIV, nel 1715, aveva ormai assunto sostanzialmente l’aspetto attuale. Era il perno intorno a cui girava tutta la Francia.


LONTANO DA PARIGI – Negli anni della sua adolescenza Luigi XIV ebbe a subire le rivolte, istigate dai grandi del regno, passate alla storia come la Fronda. Il giovanissimo re dovette fuggire nottetempo da Parigi, da cui non poté rientrare se non con un regolare assedio condotto da truppe mercenarie, perché di quelle francesi non ci si poteva fidare. Per tutta la vita non dimentico mai il terrore della rivolta cittadina, né riuscì ad avere fiducia in quella che pure era la capitale del regno.
Luigi XIV decise invece di creare la ‘sua’ capitale in aperta campagna, lontano dalla plebaglia parigina, in un posto dove avrebbe potuto erigere un monumento degno della sua gloire, il palcoscenico dove per cinquant’anni avrebbe rappresentato, di fronte al mondo, alla Francia, ai cortigiani, ai suoi stessi parenti, e persino a se stesso, lo ‘spettacolo’ del potere: la reggia di Versailles.


FUGGIRE L’ETICHETTA – Versailles sarebbe inconcepibile senza tener conto della rigida etichetta che vi imperava e che rendeva ieratico, codificato, simbolico ogni minimo atto del sovrano e della sua corte, dall’alzarsi dal letto, la levée, fino alla cerimonia della candela che ne sanciva il coricarsi. Però anche un attore superbo, innamorato della sua parte regale, come Luigi XIV avvertiva ogni tanto il bisogno di sottrarsi alla soffocante cappa cerimoniale che scandiva la sua vita. E, a maggior ragione, sentivano questa necessità i suoi successori. Il Re Sole fece perciò costruire, nel parco stesso di Versailles, un palazzo più ‘piccolo’, le Grand Trianon, in cui poter allentare i vincoli dell’etichetta con un seguito più ridotto e attentamente selezionato. Luigi XV a sua volta fece erigere invece poco distante il Petit Trianon. Più tardi, divenne la dimora preferita di Maria Antonietta.


LE CIFRE DELLA GRANDEUR – Ancor oggi le cifre di Versailles sono impressionanti: 50 ettari di superficie calpestabile, 700 stanze, oltre 2 000 finestre, di cui quasi 400 aperte sulla splendida vista del parco. La sola galleria degli Specchi allinea 357 specchiere, che ricevono luce da 17 finestroni. Il parco è arricchito da un lago di oltre 23 ettari, il Grand Canal, e vanta un perimetro (tutto lastricato) di 5 chilometri e mezzo. Un vero e proprio esercito di fontanieri controlla e ripara i 620 getti d’acqua che erano l’orgoglio del Re Sole e l’intricata rete, lunga 35 km, di canalizzazioni che li alimentavano. Ancora più folta la schiera di giardinieri si occupavano delle 330 000 piante dell’immenso parco. Tutto per un uomo solo, si dice: ma è sbagliato. Tutto per la gloria della Francia, di cui il re era la personificazione.




PER LA ‘GLORIA’ – Scrivendo al figlio, Luigi XIV detto quello che secondo lui doveva essere il modello di comportamento cui doveva ispirarsi un sovrano: “Io ritengo che dovremmo essere umili, modesti per la nostra persona, ma gelosi, esigenti per quanto riguarda la nostra carica, la gloire che noi dobbiamo al nostro nome, che abbiamo ricevuto dai nostri antenati e dobbiamo tramandare intatta – o al possibile accresciuta – ai nostri eredi.” E Versailles è il teatro dove si recitava questo duro métier di re. 


2 commenti:

maris ha detto...

Che bei ricordi...io ci sono stata in gita con la scuola in primo liceo classico, nel lontano aprile del 1990...
E' un posto di incanto e i giardini sono meravigliosi, ti ci perdi!!
Grazie per la visita al mio blog :-)
Bacioni,
Maris

Anonimo ha detto...

pure io ci sono andato ed era favolosa .... ci sono stato ben 3 volte xkè mi piaceva troppo.. consiglio a tutti di andarci è una bella esperienza davvero!!!! baci
carlyonso81

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