venerdì 18 febbraio 2011

Il Cremlino (parte III)



ARSENALE – Si trova a sinistra, subito dopo la torre della Trinità. Non si visita.
Il grande edificio dal tetto di tegole dorate è stato costruito tra il 1702 e il 1736 e ristrutturato nel 1790 da Matvej Kazakov. Veniva usato come deposito di armi e di munizioni e gli capitò quello che si poteva aspettare: nel 1812 fu scosso e parzialmente distrutto da una forte esplosione. Prese allora il suo aspetto attuale, quello di un elegante edificio di stile classico.



PALAZZO NAZIONALE DEL CREMLINO / EX PALAZZO DEI CONGRESSI (Gosudarstvennyj Kremliovskij Dvoretz) – Questo gigantesco parallelepipedo di marmo bianco e vetro, collegato al palazzo dei Patriarchi da un passaggio (nel quale ha la sede una caffetteria), fu costruito di fronte all’Arsenale tra il 1959 e il 1961. in quel momento si trattava di accogliere i congressi del PCUS e per questa ragione fu allestita una sala di riunioni di dimensioni adeguate: 6000 posti, mentre solo 2500 privilegiati potevano accedere alla sala accanto, riservata ai banchetti, che in confronto risulta minuscola, benché misuri 4500 m quadrati! Se si aggiungono ca 800 uffici, si capirà che i gerarchi dell’epoca di Chursciov avevano il senso del grandioso, in mancanza di un vero gusto estetico. Non essendoci più nessuno in grado di riunire tanti congressisti, il palazzo dei Congressi ha preso il suo nome attuale e i deputati del popolo dell’URSS e altri membri del Soviet supremo hanno lasciato il posto alle stelle della varietà.



PALAZZO DEI PATRIARCHI (Patriarsij dvoretz) – Si trova sulla destra, dopo il Palazzo nazionale. Questo palazzo, adiacente alla chiesa dei Dodici Apostoli (Tzerkov Dvenadtzati Apostolov)  i cui cinque bulbi sembrano un copricapo, è stato costruito tra il 1652 e il 1656 per ordine del patriarca Nikon.



Una delle sala più significative è l’ampio vestibolo di rappresentanza, in cui sono esposti diversi oggetti liturgici  che risalgono al XVII secolo, e dei manoscritti miniati. Nelle sale successive, più piccole, le cui pareti sono decorate con motivi policromi, sono esposti oggetti più profani, che illustrano la vita quotidiana dell’alta società dell’epoca: un gioco degli scacchi con i pezzi d’oro, mobili russi ed europei, un grande orologio che rappresenta un elefante che tirra un carro, una rara collezione di piccoli orologi, una superba stufa di ceramica, scrigni e bauli riccamente decorati, parure e accessori femminili, ricami.





Nell’immensa sala della Croce, la cui volta non è sostenuta da alcun pilastro, si può vedere lo stupefacende forno in cui veniva preparato l’olio benedetto a base di mirra, il sacro crisma. Infine, nell’oratorio della cappella privata dei Patriarchi è stata trasferita l’iconostasi del monastero dell’Ascensione, distrutto nel 1929: si può notare molto facilmente in che misura gli iconografi del XVII secolo, come Simon Usakov e Kirill Ulanov, hanno sacrificato lo stile tradizionale a vantaggio di una ricerca di realismo, che si traduce nella comparsa di sfondi architettonici o paesaggistici.



UN DONO DEL PRINCIPE IVAN KALITA – Tutto cominciò nel 1325, quando Ivan Kalita invitò il metropolita Pietro a lasciare Vladimir per stabilirsi a Mosca e gli offrì un terreno entro le cinta del Cremlino. La “corte dei Patriarchi” fu presto coperta da edifici (abitazioni, chiese, cappelle) costruiti in legno. Solo nel 1450 fu costruitoli primo palazzo di petra, che fu anche il primo edificio civile di questo materiale eretto dentro le mura del Cremlino.



PIAZZA IVANOVSKAJA – il cuore del potere. Di fronte, al di là di un ampio spazio, sorgono il Senato, diventato la residenza ufficiale del Presidente della Federazione Russa e l’ex presidio del Soviet supremo dell’URSS.



SENATO – Questo edificio triagonale, che un’aiuola verdeggiante separa dall’Arsenale, fu costruito tra il 1776 e il 1787 per ordine di Caterina II dal principale esponente dello stile classico, Matvej Kazakov. Esso presenta una facciata sobria e dissimula al suo interno una sala circolare coperta da una cupola. Benché nessun senatore vi si sia seduto dalla metà del XIX secolo e il palazzo abbia cambiato funzione, ha conservato il suo nome. Nel 1918 vi si insediò Lenin e successivamente esso ha ospitato i lavori dei ministri dell’URSS.



LO “ZAR DEI CANNONI” ai visitatori piace farsi fotografare davanti a questo formidabile cannone, che si dice sia il più grande del mondo.



Esso è opera del fonditore Andrei Cochov e fu insatllato sulla Piazza Rossa nel 1586, allo scopo di proteggere il Cremlino da qualunque aggressione. Pesa 40 t, misura 5,34 m, la decorazione è finemente cesellata e non fu mai usato!



LA PIAZZA DELLE CATTEDRALI – al primo impatto fa un effetto sorprendente: in nessun altro posto si possono vedere tanti capolavori architettonici riuniti in uno stesso spazio! A destra, un po’ arretrata, si erge la facciata sud della cattedrale dei Dodici Apostoli (unita al palazzo dei Patriarchi), ornata di archi ciechi.



Ancora a sinistra, la cattedrale della Dormizione presenta un’alta facciata ornata da un fregio di archi a mezza altezza e di affreschi (essa nasconde la piccola chiesa della Deposizione della Veste della Vergine); più oltre si può vedere il bugnato a diamante del palazzo a Faccette, che precede la cattedrale dell’Annunciazione, sormontata dai suoi sette bulbi dorati.



Di fronte a questa, alla destra lo sguardo abbraccia anzitutto la cattedrale dell’Arcangelo Michele, il cui aspetto (se non fosse per i bulbi) ricorda le chiese del Rinascimento italiano. Infine, vicino, sorge la chiesa dell’Ascensione, dominata dal campanile di Ivan il Grande.

(leggi:  parte I - parte II)

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