giovedì 15 novembre 2012

Villa Borghese – Il parco più bello di Roma



Sono numerose, a Roma, le ville circondate dai parchi. Il cardinale Scipione Borghese, nipote del papa Paolo V, se ne fece costruire all’inizio del Seicento una denominata appunto casino Borghese, immersa in un enorme giardino.


GALLERIA BORGHESE , LA “REGINA DELLE COLLEZIONI ARTISTICHE” – L’aristocratica famiglia romana dei Borghese, originaria di Siena, raggiunse potere e ricchezza all’inizio del XVII secolo, con l’ascesa al soglio pontificio, nel 1605, del cardinale Camillo Borghese (1552 – 1621). Egli utilizzò a piene mani il denaro del Vaticano per favorire i suoi parenti, finanziando fra l’altro la dispendiosa passione per l’arte del “cardinale nipote”, Scipione Borghese (1576 – 1633).


LA RAFFINATEZZA DEL CARDINALE – Nel 1613 il cardinale Scipione affidò all’architetto olandese Jan Van Santen (più noto con il nome italianizzato di Giovanni Vasanzio) l’incarico di costruirgli appena fuori dell’abitato di Roma una non grande, ma raffinata villa suburbana. Contemporaneamente l’alto prelato cominciò a raccogliere opere d’arte e a commissionare a diversi artisti dell’epoca numerosi lavori. Questi furono riuniti da Marcantonio Borghese nel XVIII nel casino, da quel momento chiamato Galleria Borghese. Nel frattempo sorsero anche i vasti giardini della villa, per i quali Scipione poté usufruire di generosi contributi dal bilancio papale e che oggi sono considerati tra i più belli della capitale.


UNA FACCIATA SIMBOLICA – Splendido esempio di villa tardo manierista, curata da Jan Van Santen (Giovanni Vansanzio), su progetto quasi certamente di Flaminio Ponzio, villa Borghese è, già in facciata, un grandioso inno alla smania collezionistica e antiquaria del committente. Le sue numerosissime opere di scultura, inserite in nicchie, tondi e frontoni, fanno delle mura stesse della costruzione una sorprendente e curiosa galleria.


GALOPPATOIO E ZOO – Allo fine del Settecento Christoph Unterberger progettò per conto di Marcantonio Borghese una nuova sistemazione del parco. Risalgono a questo periodo i tre graziosi tempietti di Esculapio, Diana e Faustina. L’area è costellata di statue e monumenti, due dai qualli celebrano altrettanti famosi poeti: l’inglese Lord Byron (opera di Bertel Thorvaldsen, ma si tratta di una copia) e il tedesco Johann Wolfgang Goethe, per mano di Gustav Eberlein. Assai frequentati sono ancora in particolare il galoppatoio e il giardino zoologico.


UNA RASSEGNA DI PITTORI DI ECCELLENZA – A villa Borghese, eccellentemente restaurata alla fine del Novecento, è allestita una delle maggiori collezioni di quadri e sculture del mondo.





Vi figurano tra l’altro tre celebri capolavori di Gian Lorenzo Bernini (1590 – 1680): il David, in cui si è ritratto lo stesso artista, l’Apollo e Dafne, splendida, sensuale dimostrazione di virtuosismo plastico che coglie il momento in cui la ninfa, in fuga di fronte al dio che cerca di possederla, si trasforma in albero; il Ratto di Proserpina, ispirato con grande realismo a uno dei miti più noti della classicità.



Forse ancora più universalmente celebre è il ritratto, scolpito da Antonio Canova (1757 – 1822), di Paolina, sorella di Napoleone sposata con un principe Borghese, sdraiata languidamente seminuda su un divano di forme classiche.
Tra i tantissimi quadri vanno almeno ricordati la Deposizione di Cristo realizzata nel 1507 da Raffaello (1483 – 1520), Venere e Amore di Lucas Cranah il Vecchio (1472 – 1553), Amor sacro e amor profano di Tiziano (1477 – 1576), il Compianto sul Cristo morto di Peter Paul Runebs (1577 – 1640), nonché varie opere di grandi maestri come il Perugino (1448 – 1523), il Correggio (1489 – 1534), Paolo Veronese (1528 – 1588), il Caravaggio (1573 – 1610) e Anthonie Van Dyck (1599 – 1641).


SCRIGNO D’ARTE – La combinazione fra il riposante verde dei giardini e la visita a musei di notevole interesse artistico fanno di villa Borghese una delle tappe obbligate di una vacanza romana, anche veloce.  
L’area di villa Borghese, di circa 6 km di circonferenza, ospita numerose attrazioni tra cui musei, gallerie, accademie, un lago artificiale e vari padiglioni.
Il parco invita a passeggiate (anche in bicicletta, che è possibile noleggiare) e picnic tra gli alberi. Al centro vi si trova il giardino del Lago con un laghetto artificiale e barche a remi.
Allo scultore Pietro Canonica (1869 – 1959) e alle sue opere è dedicato un museo in forma di castello medievale, la cosiddetta Fortezzuola.
Il palazzo delle Belle Arti, eretto nel 1911, ospita la Galleria nazionale d’Arte moderna. Nel vasto panorama della produzione otto e novecentesca sono presentati scultori come Antonio Canova, Medardo Rosso, Henry Moore e pittori come Paul Cézanne, Edgar Degas, Vasilij Kandinsky. Con Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini, Giorgio de Chirico e altri sono anche documentate le correnti, tipicamente italiane, del Futurismo e della pittura metafisica.
Merita una visita villa Giulia dove ha sede il Museo nazionale archeologico, con una ricchissima collezione di reperti di epoca preromana.
Il monte Pincio offre una fantastica veduta della città.


1 commento:

Federica ha detto...

Bentornata! Grazie per le parole che hai scritto sul mio blog.
Ho già letto i tuoi ultimi post ma non ero riuscita ancora a scriverti.
Tutto bene? Era da un po' che non ti vedevo ed iniziavo a preoccuparmi.
Complimenti anche per i tuoi nuovi articoli.
Bacioni, Federica

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